2005
Le prime parole pronunciate da Benedetto XVI, subito dopo la sua elezione a successore di Pietro, furono: «dopo il grande Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore»
2010
Dalle parole di Benedetto XVI nasce l’idea di dare il nome “Vinea Domini” ad una linea di nuovi vini che dovevano rappresentare l’eccellenza della produzione di una delle cantine più grandi e storiche dei Castelli Romani: la Gotto d’oro.
2017
Dopo un lungo e minuzioso lavoro, finalmente vede la luce la prima bottiglia di Cabernet Sauvignon, Syrah, Petit Verdot e poi i tre bianchi Chardonnay, Sauvignon e Viognier.
2019
La linea è stata ampliata con quattro autoctoni: la Roma Doc rosso e bianco, il Frascati Superiore DOCG e il Cesanese del Piglio DOCG.
2020
Escono il Friccicore e il Luccicore, la desinenza dialettale “core” è un omaggio alla genuina romanità e rispecchia la natura della linea Vinea Domini di rimanere radicati sul territorio del Lazio e di Roma.
Oggi
L’obiettivo della linea Vinea Domini è valorizzare i vitigni autoctoni e le Doc/Docg del Lazio, dando loro il giusto riconoscimento che meritano
Roma Doc
Quanti vini hanno il privilegio di portare il nome della città eterna?
Il Roma Doc, nella tipologia bianco, è a base di Malvasia puntinata, una varietà semi-aromatica che nel territorio dei Castelli Romani trova una sintonia perfetta che si traduce nel bicchiere in sentori di fiori bianchi e frutti esotici.
Il Roma Doc, nella tipologia rosso, è a base di Montepulciano, una varietà che nel periodo antecedente alla fillossera era molto presente sulle nostre colline. Il suo punto di forza sta nell’analisi olfattiva, il vino, infatti, è un condensato di frutti di bosco, molto intenso e persistente.
Il Roma Doc, nella tipologia rosso, è a base di Montepulciano, una varietà che nel periodo antecedente alla fillossera era molto presente sulle nostre colline. Il suo punto di forza sta nell’analisi olfattiva, il vino, infatti, è un condensato di frutti di bosco, molto intenso e persistente.
Docg
La certezza di un’identità salda e le speranze per un futuro ancora prospero
Il Frascati Superiore Docg, celebre vino secco dei Castelli Romani è l’unica Docg di vino bianco del Lazio. Nasce da un’attenta selezione dei vigneti maggiormente vocati sul territorio del comune di Frascati, gli impianti più vecchi e quindi naturalmente meno vigorosi, a tutto vantaggio di una maggiore complessità aromatica e di una struttura gustativa davvero unica.
Il Cesanese del Piglio Docg è l’antico orgoglio del Lazio. Tra i rossi della nostra regione è di certo il più famoso, tipico e legato al territorio oltre che l’unico che gode del marchio Docg. Un vino rosso al pari delle grandi varietà nobili italiane, tannico e complesso, ottenuto dalle uve di Cesanese di Affile, si produce nella provincia di Frosinone.
Il Cesanese del Piglio Docg è l’antico orgoglio del Lazio. Tra i rossi della nostra regione è di certo il più famoso, tipico e legato al territorio oltre che l’unico che gode del marchio Docg. Un vino rosso al pari delle grandi varietà nobili italiane, tannico e complesso, ottenuto dalle uve di Cesanese di Affile, si produce nella provincia di Frosinone.
Friccicore e Luccicore
Un omaggio alla romanità, due vini icona
Friccicore, un bianco prodotto al 100% con la Malvasia del Lazio, vitigno autoctono per eccellenza, il nome è un preciso richiamo all’espressione tipicamente romanesca, che sta a significare briciolo ed è utilizzata per indicare una breve ma piacevole sensazione che pervade ed inebria l’animo nei momenti particolarmente emozionanti.
Luccicore, un rosato inedito prodotto con uve Syrah dagli intensi profumi di rosa e melograno, il nome è stato scelto per esaltare la luminosità di questo vino oltre che per rendere omaggio alla genuina romanità. Un vino di grande vitalità, dotato di un ritmo molto invitante.
Luccicore, un rosato inedito prodotto con uve Syrah dagli intensi profumi di rosa e melograno, il nome è stato scelto per esaltare la luminosità di questo vino oltre che per rendere omaggio alla genuina romanità. Un vino di grande vitalità, dotato di un ritmo molto invitante.
Internazionali
Uve d’Oltralpe coltivate nei Castelli Romani
I vini che ci consentono di apprezzare la complessità delle uve d’Oltralpe coltivate nel territorio che ha dato origine alla moderna vitivinicultura: i Castelli Romani. La natura vulcanica e la freschezza dei terreni che circondano Roma esaltano magnificamente il varietale dei nostri monovitigni: tre bianchi Chardonnay, Sauvignon, Viognier, e tre rossi Cabernet Sauvignon, Syrah e Petit Verdot, volutamente mai a contatto con il legno per un’immediata e gradevole riconoscibilità delle uve vinificate in purezza.